WASHINGTON FINANZIAVA SOCIAL NETWORK A CUBA

 

Spiare un popolo attraverso un social network. Gli Stati Uniti ammettono di aver creato un social network a Cuba nell’ambito del loro aiuto alla società civile. Questa piattaforma, di nome ZunZuneo, simile a Twitter, ha funzionato pee due anni, secondo Associated Press e sarebbe stata finanziata da società di comodo e dalle banche estere e gestita dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid), che poggia sul Dipartimento di Stato.

Un portavoce dell’Usaid, Matt Herrick, ha affermato che il progetto, dopo essere stato esaminato, venne preso il carico dall’Agenzia. “La politica americana consiste da molto tempo nell’aiutare i cubani a migliorare la loro capacità comunicativa tra loro e con il mondo esterno. Il progetto mirava a creare una piattafornma con la quale i cubani potessero parlare liberamente tra loro. Finanziata con le risorse votate dal Congresso esattamente con questo obiettivo, l’Usaid è fiera del proprio lavoro a Cuba per fornire un aiuto umanitario di base, promuovere i diritti dell’uomo e le libertà universali e aiutare l’informazione a raggiungere più liberamente i cubani”.

Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha anch’esso insistito sul fatto che il progetto di ZunZuneo corrispondesse alla missione dell’Usaid. Si trattava di un programma legale che venne discusso al Congresso, davanti a tutti, insiste Carney pur ammettendo che esso venne applicato “in modo discreto per proteggere i partecipanti da eventuali ritorsioni del governo”.

Alcune migliaia di cubani hanno quindi utilizzato questo social network senza sapere che esso fosse sostenuto dall’Usaid, secondo AP. I promotori di questa piattaforma hanno infatti utilizzato una società di comodo in Spagna e nascosto i fondi che lo alimentano nelle Isole Cayman.

ZunZuneo doveva infatti diffondersi senza attirare l’attenzione delle autorità cubane, diffondendo notizie di calcio, musica o tempeste tropicali, fino a raggiungere un pubblico ampio e allora iniziare a parlare anche di società e politica cubana. Il social network doveva anche permettere agli Stati Uniti di trarre informazioni sugli utenti cubani, il tutto restando assolutamente discreti.
Ancora molti, comunque, sono i punti interrogativi ai quali rispondere: non si conosce il nome di chi lo abbia autorizzato, ne come gli Usa abbiano ottenuto le coordinate telefoniche dall’operatore di telefonia mobile Cubacell di oltre 500 000 cubani.


Fonte news.you-ng.it

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