Timerepublik e la rivoluzione del tempo

Regalare per guadagnare…. la nuova filosofia di un’economia basata sul tempo. Fantascienza o realta?

Timerepublik e la rivoluzione del tempo

Prendi una comunità di persone con dei talenti differenti e la volontà di metterli a servizio degli altri. Deja vu? Sicuramente qualcuno prima di noi ci ha già pensato. Credo si chiamasse Homo Sapiens o qualcosa del genere! In fondo pensandoci bene le prime comunità funzionavano in questo modo.

Si mettevano insieme le abilità (chi era ferrato nella caccia, nella pesca, nel coniare una spada o nell’accendere il fuoco e via dicendo). Un modello che qualcuno ha pensato fosse valido al punto tale da replicarlo. Così sono nate le Banche del Tempo che nell’epoca 2.0 si trasformano nelle Repubbliche del Tempo ovvero TimeRepublik


La repubblica del tempo

Proprio guardando un documentario sulle Banche del Tempo Karim Varini e Gabriele Donati, i due fondatori di TimeRepublik progetto tutto italiano, (sebbene la versione beta 1.0 sia solamente in inglese) si sono domandati come digitalizzare questo fenomeno del “buon vicinato”, anche quando il vicinato copre un raggio di migliaia di chilometri. Il concetto alla base di TimeRepublik è: Più tempo regali agli altri, più lo “guadagni”. “Guadagnare” regalando. Due verbi contraddittori tra loro, se non fosse per il significato che ognuno attribuisce al verbo guadagnare.

Talento e tempo lo hanno dedicato i tre sviluppatori made in Italy che hanno sviluppato la piattaforma on-line nella versione beta privata nel 21 dicembre 2012, pubblica da maggio 2013. Nel giro di pochi mesi sono 3.500 gli iscritti al portale e ben 267 i talenti offerti dagli stessi utenti.

Come funziona

I requisiti fondamentali sono:
– avere un’abilità in qualsiasi settore (di categorie e sottocategorie ce ne sono a sufficienza per indovinare la propria)
– tempo a disposizione
Il procedimento è facile come qualsiasi piattaforma sociale:
– basta iscriversi e completare il proprio profilo, specificando per l’appunto la propria professionalità e località.
Altro requisito è avere bisogno di un favore, per cui
– basta ricercare la professionalità che più si confà alle proprie esigenze e selzionare il talento giusto filtrando i risultati in base alla vicinanza e ai giudizi degli altri utenti di Timerepublik.
Il gioco è fatto! IL tempo impiegato per risolvere il problema lo si guadagna…. dunque un ingegnere che ha la passione per la cucina, ha regalato 2 ore del suo tempo per preparare un dolce per la festa di compleanno di un’avvocatessa bloccata in tribunale. A questo punto potrà usufruire di 2 ore per avere una traduzione dal russo da un meccanico laureato in russo!


Time Republik VS Banche del Tempo

Ma l’innovazione dov’è? Nell’avvicinare i giovani al concetto di “gratuità”. Non che non sia già chiaro, viste le attuali condizioni lavorative della maggior parte dei neolaureati e no. Ma gratuità spontanea: concetto ben diverso da quella imposta. Oltre al target sono anche le distanze ad ampliarsi. Infatti mentre le Banche del Tempo, rispondono alle esigenze di un pubblico più adulto e locale, in Timerepublik le comunità si creano in qualsiasi parte del mondo; basta che ci sia qualche iscritto.

Inoltre al momento della registrazione, invitando degli amici si acquisiscono subito delle ore da poter spendere, facilitando così la nascita di comunità. Ad esempio in Italia quelle di Padova e Milano sono le più attive. L’innovazione è nel non dover spendere il 46% delle ore per pagare in tempo i “dipendenti” che si occupano della segreteria, dell’amministrazione e della promozione dell’attività sul territorio. Questo è uno dei motivi che ha spinto i fondatori a contattare tutti i presidenti delle Banche del tempo in Italia per spingerli ad aderire alla piattaforma. La risposta? Un sonoro no, ad eccezione del di Ettore Morsiani, presidente della Banca di Modena, l’unico ad aver compreso l’opportunità che Time Republik rappresenta per le “vecchie” Banche. Gli altri? Paura della concorrenza? Dell’innovazione?

Il tempo come nuova forma di business

Regalare il tempo dei propri dipendenti come forma di pre-ammortizzatore sociale. In un’ottica di economia collaborativa e di condivisione delle proprie risorse tra le aziende. Ad esempio, un’azienda in difficoltà potrebbe prestare in cambio di ore di tempo i suoi dipendenti ad un’altra società che necessità temporaneamente di un maggior numero di lavoratori. Ipotizzando un’estensione del meccanismo delle BdT alle imprese, si potrebbero ideare soluzioni concrete agli attuali problemi economici, così da evitare le conseguenze negative che si ripercuotono sul piano sociale.

Inoltre anche i singoli utenti possono trarre vantaggio dall’appartenenza a questa comunità. Infatti se piattaforme come TimeRepublik fossero aperte alle aziende, queste avrebbero la possibilità di scegliere professionalità attestate grazie alle recensioni, di cui Linkedin ancora non si avvale. Inoltre rendendo pubblico il proprio CV, le opportunità di lavoro potrebbero raddoppiare: si potrebbe essere assunti non solo per le capacità “professionali”, ma anche per le proprie passioni.

Conclusioni

Forse il tempo non potrà mai sostituirsi a una forma di scambio monetaria, altrimenti l’economia come girerebbe? Però mi piace pensare che in un mondo in cui il tempo è denaro, c’è anche spazio per chi usa il tempo come denaro. Un po’ naif come pensiero, forse…

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