Natale fa schifo e noi siamo delle merde !

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E’ passato Natale. La festa dell’ipocrisia !

Tutti quanti pronti a buttar giù dalla torre il presidente, a fondare club e clubbini, partiti e partitelli, a osannare giullari e giornalisti, ciarlatani di tutti i tipi, monumenti souvenir che diventano oggetti di culto, piazze che si riempiono di viola, colore di gran moda, popoli viola a volontà, tutti rigorosamente creati dal basso …

Ecco un esempio di omino in cravatta viola …

Emilio Fede Viola

Sicuramente un fan del popolo viola, discendente del sepolto NoBDay, discepolo di San Precario o di Gianfranco Mascia, chissà? (copia per non iscritti a Facebook)

Ma torniamo a Natale, senza divagare.

Fa schifo! Non ci sono mezzi termini.

Ho fatto qualche calcoletto.

Nel mio paesino di 5000 abitanti il comune stanzia 6000 euro per mettere un po’ di lucette natalizie.

Se la matematica non è opinione significa che in Italia per addobbi natalizi in paesi e città, con consumi di corrente in barba a qualunque crisi, qualunque impegno ecologico per la salvezza del pianeta di cui TUTTI ci preoccupiamo, abbiamo speso circa 60 milioni di euro.

Questo mentre ogni 6 secondi un bambino muore di fame.

Per sfamare un bambino servono 170 euro all’anno, o anche molto meno a secondo dei calcoli …

Sempre nel rispetto della matematica il nostro Natale Italiano illuminato è costato la vita di circa 350.000 bambini !

Non li conosciamo, non li vedremo mai. Sono ben sepolti nelle nostre coscienze libertarie.

Ma nessuno si ribella! NESSUNO!

Quando è Natale dobbiamo fare festa! E trovare per i nostri pargoletti il telefonino nuovo, il videogioco, o le mille e mille cose inutili che ci regaliamo a Natale, nell’orgia dell’acquisto!

Tutti in fila a sostenere una società che produce oggetti da buttare via, talmente inutili da poter buttare in faccia al primo presidente che passa …

Ma se ai nostri alberi di Natale, tutti belli e ricchi, pieni di luci e di palle, appendessimo anche il corpo di un bambino morto di fame ci passerebbe l’allegria, la voglia di festa.

Solo la carta che usiamo per avere la gioia di scartare i regali da un bel pacco colorato basterebbe a nutrire un bel paese pieno di bambini.

Ma noi niente!

Li uccidiamo e ci scartiamo i nostri bei regali!

Vuoi mettere l’emozione per aprire un bel dono?

Il Natale lo vogliamo tutti!

Mia figlia di undici anni ieri mi ha chiesto: ma perché se non siamo cristiani festeggiamo il Natale?

Che le dovevo rispondere?

“Perché ci conviene! Perché siamo degli stronzi!”

E a festeggiare Natale sono tutti uniti! destra, sinistra, cattolici, atei, tutti pronti a costruire feste chiusi intorno all’alberello nelle proprie case al caldo per sentirsi in famiglia almeno per una sera.

E poi via, tutti di nuovo a correre e a massacrarci per le strade, gridando cornuto al prossimo, specialmente se è al potere, ed è colpevole di tutti i nostri guai!

Ma nessuno, no nessuno che pensi che potremmo avere un anno intero di tempo per organizzare un altro Natale!

Per dire NO a questo NATALE.

Per fare Natale al buio, ma con qualche bambino vivo in più!

Per chiedere ai comuni soltanto palazzetti dello sport dove i bambini possano semplicemente giocare, magari con migliaia di palloncini colorati.

Per vivere nelle piazze, magari intorno a grandi falò e sapere che qualcosa di buono è stato veramente FATTO!

No questo sembra impossibile!

Continueremo a festeggiare come sempre, a sprecare come sempre, a fottercene come sempre!

Tanto i morti di fame stano da qualche altra parte.

Noi siamo delle merde ma non lo diciamo a nessuno, neanche a noi stessi.

E questo ci basta per continuare a divertirci …

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3 risposte

  1. Isabella Ricci ha detto:

    beh…io sono un po più possiibilista, anche perchè se si parte da un preconcetto così negativo come il tuo ben poco rimane se non il diluvio universale come rimedio storico culturale ultimo alle ingiustizie. Voglio pensare, anzi, no, vedo con i mie occhi famiglie che accolgono , famiglie che aiutano, gente che ascolta l’altro e gli sta accanto, senza arrivare fino in Africa, ma nel suo quartiere, perchè nel mio quartiere ad esempio ci sono tanti anziani soli, poveri, che rovistano, dopo una loro vita di sacrifici nei cassonetti. Ecco si parte dal basso per arrivare all’alto. Io questo mondo non lo voglio cancellare tutto, non sono mica il Padre eterno. Bisogna sperare, la speranza è una grande forza. Gettare scusate il termine “merda” su tutto e su tutti, non fa altro che farci scivolare più dentro la melma. Non considerando in fatto che facendo così offendi tutte quelle persone che si fanno un amzzo quotidiamno e non solo durante le feste per aiutare gli altri. Non è sempre tutto nero, a volte in quella sfumatura di grigio, c’è tanto di quell’amore che neanche ti immagini. Isabella

  2. marco ha detto:

    Ciao Isabella l’articolo è scritto dal mio amico Giosby che non condivido in tutto ma questo è il bello della democrazia e del dibattito fondamentali nella nostra associazione. Gli comunico via mail il tuo commento. Grazie per aver scritto..Marco

  3. Giosby ha detto:

    Può darsi Isabella che ci sia gente che aiuta.
    Non abbiamo abolito la solidarietà nel mondo, per fortuna.
    Ma ciò che mi fa riflettere è che viviamo in una società dove la rimozione di tanta miseria è il pilastro sul quale si basa la nostra cultura.
    La regola generale è quella di tirare l’acqua al proprio mulino, indipendentemente da tutto ciò che succede intorno.
    In una parola fregarsene di tutto e di tutti.
    Poi, ovviamente, ci sono le eccezzioni che confermano le regole.

    Ma il Natale, proprio perchè mette in maggiore risalto queste contraddizioni, che viviamo tutti i giorni, potrebbe essere davvero utilizzato per metterle in rilievo e, chissà, regalare qualche momento di felicità piuttosto che qualche ninnolo costoso.
    È tutto un problema di organizzazione, non trovi?

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