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Nuovo forme di democrazia

Siamo molto contenti di ospitare sul nostro blog un articolo di Alessandro Palestini riguardante i CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL BUDGET DEL BILANCIO PARTECIPATO NEI COMUNI perchè vogliamo stimolare un dibattito sulle nove forme di democrazia che stanno nascendo dalla società civile.

Il Bilancio Partecipato è un’espressione della partecipazione dei cittadini nelle azioni di governo della città di San Benedetto del Tronto.

Questo è uno strumento che serve a far fronte alle richieste portate avanti dalla popolazione per mezzo dei comitati di quartiere.

Sarebbe opportuno non considerare le richieste di interventi di manutenzione ordinaria in quanto questa deve essere garantita dall’amministrazione a priori in quanto servizio minimo per il corretto uso delle infrastrutture.
Coerentemente con gli intenti del Bilancio Partecipato è opportuno considerare una metodologia di ripartizione equa del budget disponibile tra le richieste presentate.

Essendo le richieste presentate direttamente dalla popolazione per mezzo dei comitati di quartiere esse appaiono tutte come legittime ma essendo il budget a disposizione ben determinato è necessario individuare delle priorità di assegnazione delle risorse.

Il criterio proposto di conferimento delle priorità in linea con la filosofia del Bilancio Partecipato è composto da vari driver come per esempio il numero di cittadini che beneficia della realizzazione della richiesta presentata, degli attributi categorici che possano esprimere la necessità di una sorta di “volano per il quartiere” e dei driver che tengano conto della spesa passata in un determinato quartiere per far si che a rotazione si possa portare avanti un discorso di riqualificazione omogeneo in tutta la città.

Dunque verrà aggiudicata una priorità maggiore a quelle richieste o progetti che realizzano opere con l’indice proposto più adeguato
Affinché il budget non sia interamente consumato da un unico quartiere si può considerare di provvedere ad escludere dalle priorità un ulteriore progetto del quartiere che si è già visto assegnare delle risorse finché anche tutte gli altri comitati abbiano ricevuto delle risorse per poter realizzare le loro richieste. Questo processo può essere reiterato ciclicamente fino al termine delle risorse rese disponibili nel budget del Bilancio Partecipato.

Il modello di assegnazione proposto è un adattamento della metodologia Zero Based Budget che si occupa di gestire l’ammontare e l’assegnazione delle spese discrezionali.

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