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L’AMMINISTRAZIONE CELANI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO REVOCA LA VARIANTE AL PTC, MANI LIBERE SUL NOSTRO TERRITORIO

La giunta Celani e la maggioranza che la sostiene nella seduta di giovedì 26 aprile scorso ha modificato con un colpo di mano senza precedenti il Piano Territoriale di Coordinamento, revocando le norme introdotte dalla precedente amministrazione Rossi, frutto di un lungo lavoro di condivisione con il territorio, con i Comuni, con gli attori economici e sociali.

Norme elementari tese a realizzare quella qualità che gli operatori agricoli, industriali, turistici e semplici cittadini invocano da tempo: divieto di manomettere i nostri centri storici obbligando chi restaura a rispettarne materiali e tecniche costruttive, divieto di disseminare ovunque gli insediamenti industriali ed artigianali indirizzandone invece la localizzazione intorno ai poli già esistenti, impossibilità di far nascere nuovi grandi centri commerciali senza l’approvazione di tutti i Comuni toccati dagli effetti che questi insediamenti determinano sull’economia e sul sistema commerciale già esistente e sulla qualità della vita dei cittadini.

Tutto questo, e molto altro, è stato spazzato via d’un colpo solo, senza il minimo coinvolgimento dei cittadini e degli amministratori locali. Resta in piedi la norma che limita il consumo di suolo , impedendo ai Comuni di presentare  varianti se non è stato costruito almeno il 70% di quanto  già previsto nel piano regolatore.

Questo avviene solo grazie al fatto che la regola, seppure revocata dall’attuale consiglio provinciale, continua ad operare in quanto è stata di fatto estesa all’intero territorio marchigiano in virtù di una recente legge regionale che ha preso a modello quanto deliberato dalla amministrazione provinciale precedente.

Alla luce di quanto sopra esposto, appare rilevante la pochezza dei progetti amministrativi ed economici che caratterizzano l’amministrazione provinciale, la quale sembra proporre esclusivamente una economia basata ancora una volta sull’aggressione di beni comuni quali il territorio , il paesaggio, i terreni agricoli ad uso esclusivo di privati speculatori attraverso continui smantellamenti di leggi fondamentali.

Il gravissimo atto con cui tale amministrazione ha scavalcato tutte le concertazioni in materia a suo tempo effettuato renderà ancora più rilevante e giustificata la prossima iniziativa su scala regionale che il Coordinamento Regionale Paesaggio Marche si appresta a far partire dall’inizio del prossimo giugno con la raccolta firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare riguardante la difesa del territorio e del paesaggio, il cui testo completo può sin da ora essere visionato sul sito www.paesaggiomarche.net recante il testo di legge “Norme per la tutela del paesaggio, lo sviluppo ecocompatibile ed il governo partecipato del territorio regionale”

Il Coordinamento Regionale Paesaggio Marche

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