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La truffa dei Cip 6 e l’azione civile e risarcitoria

Forse tutti sanno della nocività degli inceneritori, ma forse non tutti sanno
che col nostro contributo del 7% pagato nelle nostre bollette per le energie rinnovabili vengono invece finanziate le energie assimilate e cioè gli inceneritori , i turbogas, i rigassificatori, “gli API”, ed altri generi di cancrovalorizzatori e/o industrie insalubri. Si pensa, non è definito, che anche il nucleare possa essere finanziato coi nostri contributi in bolletta (quota A3)

Non solo lo vogliono attuare senza il nostro consenso, ma ce lo fanno pagare con l’inganno.
Perciò l’Associazione Diritto al Futuro ha intrapreso a livello nazionale un’azione risarcitoria contro il GSE rivolta a tutti i cittadini/utenti delle varie aziende per l’energia: Enel, Edison, Sorgenia, e tante altre.

Per ulteriori approfondimenti ed informazioni vi rinvio al sito web: www.dirittoalfuturo.it

Quando nascono: I CIP 6 sono istituiti, per decisione del Comitato Interministeriale Prezzi con delibera numero 6 (da qui l’acronimo CIP 6) nel 1992. Da quella data ogni titolare di utenza elettrica ha pagato e continua a pagare una maggiorazione di oltre il 7% sulla bolletta se riferita all’abitazione di residenza, superiore per tutte le altre utenze.

Chi eroga i CIP 6: L’erogazioni sono effettuate dallo Stato attraverso il G.S.E. (Gestore Servizi Elettrici)

Perché nascono: Per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili come ad esempio solare, eolico ed idroelettrico.

INVECE

In palese violazione alla Direttiva Europea 2001/77, oltre 80% dei contributi complessivamente erogati sono a favore delle fonti assimilate. Il concetto di fonti assimilate alle rinnovabili non è previsto in nessun altro Paese dell’Unione ed è valso l’avvio di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia.

Quali impianti: La componente più corposa dei CIP 6 viene indebitamente erogata agli impianti di raffineria di petrolio ed agli inceneritori di rifiuti.

Quanto valgono i CIP 6: Nell’ultimo anno (2008)complessivamente il loro valore è stato pari a 5,5 miliardi di euro.

TUTELARE LA SALUTE E’ UN DIRITTO, OGNI DIRITTO NON ESERCITATO E’ UN DIRITTO PERSO

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