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Iran: arrestato Panahi, regista Leone d’oro a Venezia

Centinaia di persone si sono riunite questa mattina nel cimitero Beheshte Zahra, zona sud di Teheran, per commemorare le vittime degli scontri delle scorse settimane (scatenati dall’esito delle presidenziali del 12 luglio), tra cui la giovane Neda Agha-Soltan, diventata simbolo delle proteste.

La polizia ha eseguito diversi arresti tra i presenti tra cui Jaafar Panahi, regista Leone d’oro a Venezia e ha costretto il leader riformista Mir-Hossein Musavi, che si era unito ai manifestanti, a lasciare il luogo e ritornare alla sua auto. Reparti antisommossa sono stati schierati nella zona per disperdere i manifestanti e i testimoni raccontano che i poliziotti fanno uso di lacrimogeni e manganelli.

La folla, secondo alcuni testimoni ha lanciato pietre contro la polizia che aveva circondato il leader del opposizione Mehdi Karroubi al suo arrivo per la commemorazione delle vittime degli scontri seguiti alle presidenziali del 12 giugno. Secondo fonti non confermate, le forze di sicurezza avrebbero poi bloccato le entrate del cimitero. Tra gli slogan scanditi dai manifestanti, «Morte al dittatore» e «Neda non è morta, è il regime a essere morto».

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