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Certificati Verdi: prosegue il trend positivo

Il sistema dei Certificati Verdi, sulla falsa riga di quanto sta accadendo per i Certificati Bianchi, inizia a mostrarci i suoi primi incoraggianti risultati. Infatti, secondo i dati contenuti nel documento “Incentivazione delle fonti rinnovabili con il sistema dei Certificati Verdi” pubblicato dal Gse, l’energia rinnovabile incentivata con questo meccanismo è stata pari a circa 11 TWh, ovvero un 40% in più rispetto al 2007.

Alla data del 30 giugno 2009 risultano quindi qualificati (perciò impianti che potrebbero usufruire di questi titoli) 2.857 impianti, di cui 1.963 in esercizio e 894 in progetto. Tra gli impianti in esercizio di nuova costruzione prevalgono gli idroelettrici in termini di numero (40% del totale) e gli eolici in termini di potenza installata (60% del totale).

Nel 2008 l’energia da fonti rinnovabili con l’obbligo di essere immessa in rete è stata pari al 3,8% dell’energia prodotta e importata da fonti convenzionali nell’anno precedente. Questo aspetto ha determinato una domanda di 7,1 milioni di Certificati Verdi con taglia di 1 MWh. Sul fronte dell’offerta, il Gse ha emesso invece 9,5 milioni di titoli, la maggior parte dei quali relativa a impianti idroelettrici ed eolici.

Come giudicare questi dati? C’è da sottolineare come il meccanismo stia effettivamente riscuotendo un buon successo nonostante rappresenti un’anomalia in Europa. Anomalia perché non si tratta di una incentivazione diretta (come avviene in quasi tutti gli altri Paesi europei), ma di un vero e proprio mercato di titoli, certo, sempre pagato dai cittadini, ma che in teoria dovrebbe essere capace di autoregolarsi ed evitare l’intervento diretto dello Stato.

In futuro valuteremo se il meccanismo in corso raggiungerà i suoi intenti inziali o se sarebbe stato più giusto puntare ad una normale incentivazione statale, intanto però non possiamo trascurare il fatto che, numeri alla mano (seppur inferiori a quelli di altre realtà straniere), i Certificati Verdi hanno permesso al momento lo sviluppo delle rinnovabili in Italia.

Via | Gse.it ecoblog.it

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Una risposta

  1. 9 Marzo 2010

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